giovedì 14 maggio 2009

BUSINESS PRIME COMUNIONI

Un tempo nel giorno della loro prima comunione le ragazzine si vestivano di bianco per enfatizzare la propria purezza nel giorno in cui si congiungevano con Cristo per la loro prima volta. I vestitini monacali o leziosi che fossero, venivano cuciti da mamme nonne, zie, sorelle grandi etc.
Con l'entrata delle donne, di tutte le estrazioni sociali, nel mondo del lavoro, nessuna aveva più il tempo dui cucire abiti per le proprie figlie, sorelle o nipoti, e cominciò così la sfida a chi pagava di più per l'abitino meglio confezionato. Alla Curia questa gara giustamente non piacque ed impose allora che tutte le bambine nel giorno della loro Prima Comunione, fossero vestite da suore, e che tutti i bambini si vestissero da monaci.
Queste direttive tuttavia a partire da circa 15 anni a questa parte sono state disattese; giovani mamme che magari non hanno potuto vestirsi loro da spose perchè sposatesi gravide, e quindi con ventre troppo esteso per poter entrare negli stringati bustini...hanno pensato bene di rompere la tradizione dell'abito monacale e di tornare a vestire le proprie figlie come sposine.
E la gara per la sposina più bella, proprio nel giorno in cui dovrebbe vincere per queste bambine un sentimento di umiltà, è ricominciata.
Come rimediare? In una parrocchia di Torre Annunziata i parroci hanno avuto l'idea di offrire ai bambini che riceveranno presso di loro la Prima Comunione, un sopravvestito detto "vestito battesimale" che altro non è che il "grembiulino" del battesimo riedito in misure adeguate a bambini dagli 8 ai 10 anni.
E nelle altre parrocchie come è gestita la cosa? In alcune permane la ferrea regola dell'abbigliamento monacale che però arreca più danno economico che altro alle famiglie dei comunionandi; infatti questi poveri genitori per non disubbidire al parroco ma neanche disattendere le aspettative delle loro figliole, si ritrovano a dover acquistare 2 vestiti (se non addirittura tre!) quello da monaca, quello da sposa, e talvolta, anche uno un pò più comodo di quello da sposina con il quale muoversi liberamente durante i giochi di movimento organizzati dagli animatori, durante la festa a loro dedicata.
Ma non c'è limite al peggio: ci sono parrocchie dove i parroci non si lasciano scappare il business delle Prime Comunioni, offrendo (imponendo) ai genitori dei propri piccoli fedeli il fitto del vestitino monacale con tanto di crocefisso e giglio.

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